domenica 13 dicembre 2009

I VOLONTARI A MANNI: "SUL 118 NON CONOSCE BENE I FATTI"
Un'associazione replica al consigliere regionale di Rifondazione comunista, sulle proteste in merito all'internalizzazione. "Gravi le sue affermazioni, dovrebbe rileggere la delibera della Giunta


caricamento in corso LECCE - Non è piaciuta l’uscita del consigliere regionale di Rifondazione comunista Piero Manni a diversi volontari del 118, sul caso dell’internalizzazione del servizi sanitari. Ed il presidente di Emergenza Salento, Giovanni Tritto, questa mattina replica con una lunga nota alle parole dell’esponente politico di via Capruzzi. “In qualità di presidente di una delle associazioni coinvolte nel sistema 118, nel leggere le elucubrazioni del Consigliere Manni di Rifondazione comunista, peraltro conosciuto e stimato personalmente, in merito alla protesta degli autentici volontari consiglierei al redattore della nota di aggiornarsi ed informarsi sul territorio prima di perdere l’occasione di fare bella figura tacendo”. Una dura replica, tanto che così prosegue Tritto: “Certe occasioni si devono cogliere al volo soprattutto per non danneggiare il proprio partito in previsione della futura campagna regionale elettorale ed in considerazione del fatto che a danneggiarlo ci pensa già il suo presidente non rispondendo a ben due telegrammi inviateli dal Comitato delle associazioni. L’affermazione di Manni è grave, pretestuosa e da studio legale laddove afferma poi si è aggiunta la protesta dei volontari del 118 che hanno rapporto lavorativo effettivo di dipendenza ma che sono obbligati a dichiararsi volontari, i quali, fomentati dalle associazioni, temono di perdere quelle poche centinaia di euro mensili e non si rendono conto che l’internalizzazzione è l’unica possibilità che hanno per una reale sistemazione lavorativa”.“Delle due, l’una – prosegue il presidente -: o il Consigliere Manni produce documentazione probante di quanto afferma o si è lanciato a capofitto in una questione di cui non è assolutamente a conoscenza, e non sarebbe la prima volta”. E dunque, quali i fatti, secondo i volontari? “La protesta dei volontari, infatti– spiega Tritto -, tende alla ricerca di una soluzione lavorativa figlia di una speranza progettuale individuale nata il 1° marzo 2003, allorquando le associazioni, che, si badi bene, non sono delle finanziarie, hanno accettato di supportare la Sanità pubblica accollandosi l’onere del Sesu 118 prima che venisse nominato per la Regione Puglia (buona ultima in Italia) il commissario ad acta per l’istituzione di questo servizio”. Attività, si spiega ancora, svolta “con entusiasmo” e “profondendo uomini e mezzi”. Ma adesso, arrivati nel novembre del 2009 dopo sette anni, “i volontari autentici delle associazioni si vedono messi da parte senza nemmeno una doverosa civile informazione”. “Le associazioni fomentatrici, a detta di Manni – dice ancora il presidente -, hanno impegnato sulla propria parola capitali non indifferenti per l’acquisto di automezzi nuovi che ala luce dell’attuale situazione, se venisse a mancare quel misero introito di rimborso da parte dell’Asl verrebbe a ricadere su quelle associazioni di “pseudo – volontariato” ( sempre a detta di Manni) e sui loro presidenti che devono risponderne in proprio”.Tritto suggerisce poi al consigliere Manni di leggere la delibera di Giunta regionale 745 del 29 maggio 2009 “per vedere cosa la Giunta regionale presieduta da un appartenente Rifondazione comunista ha deciso”. Al nono capoverso, si stabilisce che le società devono essere miste e devono avere determinati criteri. Il riferimenti, in questo caso, è al “coinvolgimento preferenziale delle organizzazioni no profit”. Ma secondo Tritto “l’Asl di Lecce nell’ipotesi dell’in house ha invece preferito la società non mista disattendendo tale disposizione. E’ solo un’ipotesi?”“Allora, egregio consigliere Manni – conclude la nota -, con tutta la stima con cui la considero la pregherei di rivedere quanto scritto circa le associazioni e i propri volontari e la invito presso la mia associazione per consentirle di toccare con mano la realtà dei volontari autentici e la correttezza delle associazioni di pseudo–volontariato come lei ci definisce nella certezza che diventerà un nostro accanito sostenitore”. Per leggere le dichiarazioni di Manni: http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=17567.
La FIALS Puglia interviene presso l’Assessorato alla Sanità per il processo di internalizzazione dei servizi appaltati nelle Aziende Sanitarie e il diritto dei lavoratori al rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
La Segreteria Regionale FIALS della Puglia, ha rivolto l’invito all’Assessorato Regionale alla Sanità e al Presidente della Giunta Regionale, ad una scelta coraggiosa al fine di internalizzare tutti i servizi di pulizia, portineria e varie, nelle diverse Aziende Sanitarie.
La FIALS Regionale, nella propria nota all’Assessorato e al Presidente della Giunta, ha dimostrato come i costi dei diversi appalti dei servizi esternalizzati, se pur non ricadenti sul capitolo del personale ma su quello dei servizi delle Aziende Sanitarie, risultano essere di gran lunga superiori alla internalizzazione degli stessi.
La internalizzazione, continua la nota, oltre ad un risparmio considerevole dei costi in un momento di crisi economica e di rientro della spesa sanitaria, determinerebbe, anche, la certezza del diritto del lavoro alle diverse centinaia di lavoratori delle cooperative e la conseguente possibilità di ottenere stipendi dignitosi rispetto agli attuali.
La ASL di Bari, di conseguenza, recentemente, ha provveduto ad internalizzare i servizi di manutenzione affidati ad una cooperativa provvedendo ad assumere gli stessi dipendenti con rapporto di lavoro a tempo determinato.
Forte di questa prima conquista, la stessa FIALS Regionale ha coordinato la propria iniziativa promuovendola su tutto il territorio.
Gli effetti positivi non si sono fatti attendere: diversi lavoratori delle cooperative che prestano l’attività nelle Aziende sanitarie, hanno aderito all’iniziativa e sono state presentate oltre 500 istanze ai Direttori Generali delle stesse Aziende Sanitarie Pugliesi e alla Regione Puglia con la richiesta dell’internalizzazione e l’assunzione a tempo indeterminato.
L’Assessorato Regionale alla Sanità è intervenuto con una recentissima circolare dichiarando che i dipendenti di ditte appaltatrici di pulizia che operano presso le Aziende Sanitarie pugliesi non possono essere assunti dalle stesse Aziende con rapporto di lavoro a tempo indeterminato nell’ambito del processo in corso di stabilizzazione del personale precario.
La stessa circolare regionale, non chiude definitivamente la porta all’iniziativa promossa della FIALS, ma conclude affermando che la disposizione prevista nell’ambito della Legge regionale n. 40/2007 (art. 3 comma 26) che pone l’obbligo alle Aziende sanitarie di ridurre i costi delle attività attribuite all’esterno, va applicata nel rispetto rigoroso di quanto previsto della circolare del Dipartimento della Funzione pubblica n. 5/2008 che nel vietare tassativamente “le stabilizzazioni di personale proveniente dalla gestione di appalti o di processi di esternalizzazione della P.A.” afferma il principio che gli eventuali processi di internalizzazione devono essere ordinati nel rigoroso rispetto delle procedure concorsuali e prima ancora della normativa in materia di dotazioni organiche.
La Fials ha dichiarato che, nonostante l’apertura della Regione, continuerà a sostenere la vertenza degli oltre mille lavoratori delle cooperative operanti nelle Aziende Sanitarie pugliesi fino alla loro definitiva assunzione a tempo indeterminato.

fonte: FIALS
BARI - ASSEMBLEA Lavoratori ex LSU
Argomento:
PRIVATO PUGLIA
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Bari – mercoledì, 02 dicembre 2009
LUNEDI’ 14 Dicembre - ore 10
presso la Sede RdB di Bari – Via Pisacane 91 –
ASSEMBLEA dei Lavoratori ex LSU

ALZIAMO LA TESTA, E' ORA DI LOTTARE!

COMUNICATO ai LAVORATORI ex LSU: ad oggi … solo chiacchiere !!!
Berlusconi - Tremonti e Gelmini considerano i Lavoratori
come numeri da diminuire per risparmiare…
Noi invece crediamo, e ne siamo certi, che il vero risparmio sia internalizzare il servizio riconoscendo le professionalità acquisite e le mansioni svolte in tanti anni come Collaboratori scolastici.

Nonostante le tante, tantissime, voci (chiacchiere) di queste settimane ad oggi permane tutta l’incertezza sull’effettiva copertura economica utile per “lavorare” per il 2010, e le procedure di licenziamento sono solo “rinviate” a Gennaio (licenziamenti collettivi).

Il Ministero dell’Istruzione ci informa di avere la volontà di proseguire il servizio ma di non disporre di proprie risorse economiche e pertanto aspetta il “GRATTA e VINCI” dello Scudo Fiscale… della serie speriamo che rietrino più soldi possibili dall’estero cosi ci sono i SOLDI... Solo nelle prossime settimane (presumibilmente dopo il 15 dicembre) si saprà su quali “risorse economiche entreranno” con lo scudo è solo allora si potrà discutere.

Queste voci, vere o false o volutamente fatte circolari per tenere in vita tavoli tra i sindacati confederali e i 4 Consorzi, sono utili solo per discutere esclusivamente dei SOLDI che devono arrivare alle Ditte, e non del continuo sfruttamento a cui sono posti da 8 anni i lavoratori gabbati con false stabilizzazioni a tempo pagate a caro prezzo dallo Stato (accordo Consorzi-Ministero del 26 gennaio 2005 dove il Ministero evidenzia l’importo da versare ai Consorzi “costo mensile procapite per ciascun addetto exLSU da corrispondere… è di €. 2029.91.. da portare ad un massimo €. 2131.29” ).

A tutto questo si aggiungono i ritardi delle RETRIBUZIONI da parte di alcune Aziende-Cooperative. Aziende che in maniera arbitraria e senza nessuna comunicazione ai Lavoratori loro dipendenti, ne tantomeno alle Organizzazioni Sindacali, non provvedono oppure provvedono in ritardo al pagamento degli stipendi.
Andrebbe ricordato a questi “imprenditori”, solerti a chiedere il “rispetto” dei soli doveri da parte dei lavoratori, in casi come questi si ricordino anche dei DIRITTI dei loro dipendenti.
Dovrebbero rendersi conto di cosa significa vivere con scarsi 800 €uro mensili e cosa significa “qualche giorno di ritardo” nel percepire quanto a loro dovuto.

Noi rispondiamo mettendo in campo le iniziative per chiedere da subito un tavolo con il Ministero dell’Istruzione, dell’Economia e Finanze e del Lavoro per
aprire una volta per tutto un vero tavolo tecnico per l’internalizzazione.

LA CRISI NOI NON LA PAGHIAMO!!
PUGLIA - Coord. Reg. RdB Privato e Servizi
Files allegati:
Assemblea ex LSU BARI - 14 Dicembre 2009 (Dimensioni: 98 K, Tipo: pdf, Ultima modifica: 02.12.09)


fonte: RdB Puglia
ASL TA: GIOVEDI' 17 dic. ASSEMBLEA GENERALE
L'ordinanza del TAR non fermerà l'internalizzazione!
Argomento:
PRECARI PUGLIA
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Bari – martedì, 08 dicembre 2009
Giovedì 17 Dicembre
dalle ore 12 alle ore 14
ASSEMBLEA GENERALE dei LAVORATORI
ditte esternalizzate
Auditorium Padiglione Vinci
presso l'Ospedale SS. Annunziata di Taranto


I Lavoratori sapranno superare anche lo scoglio dell’Ordinanza di sospensiva del TAR di Lecce
verso l’internalizzazione dei servizi alla ASL TA


Il 3 Dicembre scorso il TAR di Lecce, su ricorso della “Cascina Global Service”, ha emanato una Ordinanza di sospensiva della Delibera della Direzione Generale della ASL di Taranto che avviava il processo di reinternalizzazione dei servizi “strumentali” sanitari con la costituzione della società a capitale interamente pubblico “House Jonica Service s.r.l.” cui affidare tali servizi, sino ad oggi gestiti da cooperative o imprese private. L’udienza di merito si terrà successivamente.
Tutto ciò costituisce solo un ulteriore ostacolo sul faticoso percorso intrapreso dai Lavoratori per liberarsi da un sistema di appalti che li ha sempre penalizzati e tenuti in uno stato di perenne precarietà e ricatto.
Mai come in questo momento gli interessi dei Lavoratori coincidono con gli interessi della collettività, dei pazienti e della stessa ASL, sia sul piano del miglioramento delle condizioni di lavoro e della qualità dei servizi erogati, sia su quello economico del risparmio.
Anche per questi motivi come RdB (unica tra le OO.SS. presenti in azienda) insieme a centinaia di Lavoratori “esternalizzati” ci siamo costituiti in giudizio presso il TAR contro il ricorso della “Cascina”, affiancando la ASL nella difesa della Delibera con la quale è stata varata la citata Società in House, a conferma di quanto crediamo fermamente al progetto di reinternalizzazione dei servizi e che appoggeremo con tutte le iniziative affinchè questo processo continui.
Ancora una volta la Cascina Global Service, braccio operativo della Cooperativa La Cascina, ha dimostrato di perseguire i propri interessi economici in contrapposizione con i giusti e legittimi interessi dei suoi lavoratori (in larga misura soci), negando così lo stesso spirito cooperativistico al quale dovrebbe ispirarsi.

Questo ennesimo scoglio richiede maggiore determinazione nel proseguire il percorso intrapreso da tempo dalle RdB, unitamente ad alcuni sindacati di base, nella totale indifferenza, quando non contrapposizione, di tutte le altre Organizzazioni Sindacali, le quali oggi, almeno a parole, si dichiarano favorevoli.
E’ il momento quindi di dimostrare con i fatti da che parte si vuole veramente stare: o dalla parte dei Lavoratori e dei cittadini e per una migliore qualità dei servizi con un minore costo per la collettività, o dalla parte di imprenditori che si sono sempre opposti, persino alla formazione del proprio personale.

In riferimento alla suddetta Ordinanza di sospensiva, come RdB riteniamo che la ASL di Taranto debba dare una risposta concreta ai rilievi sollevati dai giudici del TAR con l'adozione immediata dei necessari atti deliberativi attraverso i quali si possa procedere rapidamente all'affidamento dei servizi e alla contestuale contrattualizzazione dei lavoratori.
Siamo certi che la ASL si impegnerà in tal senso con la dovuta celerità, in modo da rendere operativa la “House Jonica Service” entro la fine di quest'anno.
Per parte nostra manterremo alto il livello di mobilitazione e riprenderemo tutte le azioni possibili a che il progetto di speranza e di riscatto della dignità e dei diritti non faccia passi indietro. Non lo permetteremo a nessuno.
PUGLIA - Federazione Regionale RdB - CUB