sabato 27 novembre 2010

Incidente sull'incrocio Oria-Cellino S. M.


TORRE SANTA SUSANNA - Tre persone sono rimaste ferite ieri mattina alle 10 in uno scontro tra due auto avvenuto all’incrocio Torre-Mesagne sulla provinciale Oria-Cellino.
Una Fiat Multipla guidata dall’oritano Carmelo Sasso 60 anni, si è scontrata la Opel Astra su cui viaggiavano Giovanni Rollo, 51enne e sua moglie Annarita De Nuzzo, 44enne, entrambi di Erchie.
A causa del violento impattola Fiat Multipla dopo una carambola ha terminato la sua corsa contro un segnale stradale, mentre la Opel Astra si è fermata ad un centinaio di metri dall’incrocio.
Sul posto, allertati dagli automobilisti di passaggio, sono sopraggiunti i sanitari del 118 delle postazioni di Torre Santa Susanna ed Oria. I soccorritori hanno trasportato tutti e tre i feriti presso l’ospedale di Francavilla Fontana.
Sul posto giungevano anche i carabinieri della stazione di Torre Santa Susanna al comando del maresciallo capo Donato Rizzello per accertare l’esatta dinamica dell’incidente.
Secondo i medici del nosocomio della città degli Imperiali che hanno sottosto le tre persone coinvolte nel sinistro stradale ad accertamenti sanitari, le loro condizioni non sarebbero gravi, ma solo tanta paura e lievi ferite guaribili in 20 di giorni. I militari dell’Arma sono in attesa dei referti medici per procedere all’accertamento delle responsabilità ed elevare sanzioni amministrative per violazione al codice della strada. L’incrocio dove si è verificato l’incidente è spesso teatro di sinistri anche mortali. Da più parti è stata sollevata la richiesta di collocare una rotatoria all’incrocio per snellire il traffico facendo cosi diminuire il rischio di incidenti stradali.

Fonte: senzacolonne.it

domenica 21 novembre 2010

Fiore: sconcerto per ricorso a Corte costituzionale su legge piano rientro

Considero l'atto del Governo sconcertante e sconsiderato".

Con riferimento alla nota del Dipartimento per gli Affari Regionali con la quale è stata resa nota la decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale anche le leggi regionali n.11 e n.12 del 2010 della Regione Puglia (Adempimenti in materia di Piano di Rientro), l'assessore alle Politiche della Salute prof. Tommaso Fiore, dichiara quanto segue:

“Considero l'atto del Governo sconcertante e sconsiderato. Le norme sono state discusse ed approvate dal Consiglio Regionale di Puglia per venire incontro alle richieste dei tre Ministri Tremonti, Fazio e Fitto e per raggiungere una ordinata firma del Piano di Rientro. Esse sono state a loro volta osservate creando un corto circuito giuridico all'unico scopo di evitare di entrare nel merito politico della vicenda. Questa posizione del Governo sarà oggetto di un approfondimento nelle prossime ore, non escludendosi da parte della Regione di chiedere il rispetto dei principi di leale collaborazione tra istituzioni della Repubblica, platealmente violate dalla nuova iniziativa governativa”.


19/11/2010
fonte: sudnews.it

Le associazioni di volontariato scrivono ai politici sul Piano di rientro della Sanità pugliese

Siamo preoccupati che la mancata approvazione del piano di rientro in tempi rapidi, possa comportare la perdita dello stanziamento di 500 milioni di euro a favore del servizio sanitario pugliese.

Lettera aperta

Al Presidente del Consiglio dei Ministri On.le Silvio Berlusconi

Al Ministro dell'Economia e delle Finanze On.le Giulio Tremonti

Al Ministro per la Salute On.le Ferruccio Fazio

Al Ministro per i rapporti con le Regioni On.le Raffaele Fitto

Al Presidente della Regione Puglia Dott. Nichi Vendola

All'Assessore alla Sanità della Regione Puglia Dott. Tommaso Fiore


Di giorno in giorno diventa sempre più drammatica la situazione dei cittadini pugliesi che hanno bisogno di cure ed assistenza sanitaria. I drastici tagli di spesa pubblica connessi con il piano di rientro in ambito sanitario, stanno determinando sul territorio condizioni di grave difficoltà. Sempre più spesso i nostri concittadini chiedono aiuto alle organizzazioni di terzo settore lamentando l'impossibilità di sottoporsi a terapie, interventi e/o esami ed indagini indispensabili per la loro sopravvivenza. In tanti sono costretti a rinviare anche di un anno una cura che potrebbe salvare loro la vita. In troppi si rivolgono a noi angosciati perché non sanno se riusciranno a resistere. Comprendiamo bene le ragioni tecniche e politiche che impongono di non sprecare le risorse pubbliche, razionalizzare le spese, tenere fede agli impegni internazionali assunti dal nostro Paese. Siamo consapevoli che la gestione sanitaria pugliese presenta ancora problemi di coerenza e di efficacia che dilapidano risorse preziose. Sappiamo anche che i tempi di crisi in cui viviamo ci pongono di fronte all'impossibilità oggettiva di sostenere capitoli di spesa che non siano sorretti da oculate azioni di programmazione e di controllo. Tuttavia siamo anche consapevoli che ogni azione di buon governo non può prescindere dal rispetto di quelle norme etiche e civili di base che rappresentano il fulcro su cui si costruisce e si regge uno Stato. Una comunità può progredire solo se è in grado di garantire la sopravvivenza dei propri membri: anche questa è una regola inderogabile con una sua logica molto stringente. Per questo chiediamo che il necessario risanamento economico e finanziario della sanità pugliese non venga costruito sul sacrificio dei più deboli.Siamo preoccupati che la mancata approvazione del piano di rientro in tempi rapidi, possa comportare la perdita dello stanziamento di 500 milioni di euro a favore del servizio sanitario pugliese. Una simile eventualità comporterebbe la condanna a morte per molti nostri concittadini, soprattutto per chi a stento è riuscito a sopravvivere fino ad oggi a condizioni di povertà e di sofferenza. Per questo invitiamo ognuno di Voi a fare quanto necessario od utile per chiudere il più rapidamente l'accordo relativo al piano di rientro. Anche perché, non é superfluo rimarcarlo, ormai per molti pugliesi è a rischio soprattutto il diritto alla salute sancito dall'art. 32 della nostra Costituzione. Con questo appello non vi chiediamo di dimostrarvi dei grandi statisti capaci di risolvere magistralmente problemi difficili e complessi, ma semplicemente delle persone dal cuore umano che sanno dedicare la dovuta attenzione ed il giusto rispetto per chi vive nel dolore e nell'indigenza.

Lì, 18 novembre 2010

Primi Firmatari: Comunità Emmanuel, Fondazione don Tonino Bello, Auser Puglia, Gruppo di Volontariato Vincenziano Puglia, Fidas Puglia, APIS (Agenzia Pugliese di Intervento e Studio sulle Dipendenze Patologiche), Agesci Lecce 3, Associazione Insieme per i Disabili, Associazione Luce e Sorrisi, C.A.Di.S. (Coordinamento Associazioni Disabili Salento), Consulta Salute CSVS, Associazione C.U.A.M.J. (Centro Universo Autistici meridionale Jonico), Associazione Sfera, Associazione Tonga Soa.

18/11/2010