sabato 8 gennaio 2011

|> Oria su internet si pronuncia Arpa-Oria <|: ORIA - MISTERO SULLA SCOMPARSA DI UN DIPENDENTE CO...

|> Oria su internet si pronuncia Arpa-Oria <|: ORIA - MISTERO SULLA SCOMPARSA DI UN DIPENDENTE CO...: "... (Fonte www.senzacolonne.it) ORIA – L’auto parcheggiata nel cortile di casa, il finestrino rotto. E nessuna traccia del proprietario, ele..."

venerdì 7 gennaio 2011

Sanità, oggi la marcia dei precari pugliesi ma l’Asl assume autisti della Croce rossa


Protesta dei lavoratori che dovevano essere “internalizzati” dalla giunta Vendola. Mincuzzi denuncia il caso di diciotto autisti della Croce Rossa ingaggiati per il 118 a settembre dall’azienda sanitaria di Bari

di LELLO PARISE

Accendono fumogeni, gridano slogan contro il precariato. Ma all’ora di pranzo l’assembramento davanti alla sede del consiglio regionale, si scioglie come la neve sotto il sole. Ritorneranno alla carica oggi: «Saremo molti di più. Arriveranno anche dalle altre province a darci man forte».

Infreddoliti e irritati. Sono gli operatori della sanità. Dovevano essere “internalizzati” dalla giunta Vendola, ma il ministro Tremonti si era messo di traverso e aveva minacciato di non concedere alla Puglia qualcosa come 500 milioni di euro — soldi per coprire i costi dell’assistenza — se la “operazione regolarizzazione” fosse andata avanti. Il rivoluzionario gentile era stato costretto ad ingoiare il rospo: riusciva comunque ad “inquadrare” quelli delle Asl di Taranto, Foggia e Barletta, poi lo stop governativo gli impedisce di fare la stessa cosa per Bari, Brindisi e Lecce.

Sarà la Corte costituzionale a stabilire chi ha ragione tra l’esecutivo del governatore e quello berlusconiano. «Rischiamo di avere figli e figliastri: chi è dentro resterà dentro, ma qualora la Consulta dovesse dare torto alla Regione, 2mila 500 lavoratori verrebbero condannati a girarsi i pollici» scuote la testa Massimo Mincuzzi, segretario della Fials, una delle quattro sigle sindacali i cui iscritti ieri animavano la protesta guardati a vista dai poliziotti, schierati per difendere il palazzo di via Capruzzi.

Già, figli e figliastri. Mincuzzi denuncia il caso di diciotto autisti della Croce Rossa ingaggiati per il 118 a settembre dall’azienda sanitaria di Bari, mentre gli altri aspiranti ad essere stabilizzati non sapevano a quale santo votarsi. «In nessuna pubblica amministrazione» spiega il sindacalista «è consentito assumere a tempo indeterminato nel momento in cui non ci sono posti vacanti in pianta organica».

E’ una guerra tra poveri. Fa da sfondo al piano di riordino degli ospedali che fino al 2012 imporrà risparmi per almeno 350 milioni di euro. Una brutta gatta da pelare, tra nosocomi che chiudono i battenti e più di duemila posti letto da mandare al macero. Ma l’assessore alla Salute Tommaso Fiore getta acqua sul fuoco: «Tranne che a Massafra, non ci sono malumori. Abbiamo l’opportunità di ragionare con tutti a proposito di quello vogliamo fare». 

A scanso di equivoci, il professore prestato alla politica avverte: «Io non sono il coperchio di una pentola in ebollizione. Piuttosto, evitiamo le finzioni. Della serie, decidiamo una cosa, ma non la facciamo. A me non piace il gioco delle tre carte. Diversamente, non più tardi di marzo 2011 saremmo destinati ad essere commissariati come è capitato alle altre regioni meridionali». Fiore, come al solito, non ha peli sulla lingua: «La riorganizzazione della rete ospedaliera è un processo irreversibile. Né del resto avremmo la possibilità di mantenere le cose come stanno, perché il numero del personale è basso». 

fonte bari.republica