sabato 4 giugno 2011

Da archivio


Ancora una delle tante storie di intervento riprese dall' archivio.


Oritano salvo grazie al « 118»

«I medici me lo hanno detto: "Qualche minuto ancora e sarebbe stata la fine"»

(fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 28.10.2007)

Quando 8 minuti servono a salvare una vita. Tanto è bastato per soccorrere un cittadino di Oria colpito da una crisi cardiaca l'altro giorno e provvedere alla cure immediate necessarie per scongiurare il peggio.
A fronte delle frequenti critiche sui ritardi dell'ambulanze, il racconto di Renato Andrioli diventa una nota positiva a favore di chibopera con i mezzi di soccorso e del personale addetto al servizio.
Se oggi Renato può raccontare la sua esperienza lo deve proprio al tempestivo intervento dei medici del 118 di Oria.
«Posso riabbracciare la mia famiglia solamente grazie a loro - racconta con emozione il 4lenne -. Per ben due volte sono arrivati dopo pochi minuti dalla chiamata fatta dai miei familiari e questo è servito a condurmi in tempi brevi al vicino ospedale di Francavilla Fontana. I medici me lo hanno detto chiaramente: se non fossi arrivato in tempo, in quelle condizioni avrei potuto non farcela». L'oritano era stato colto da un grave malore: prima la testa che girava a vuoto, dopo il dolore tra braccio e spalla. Classici sintomi di un attacco al cuore, nonostante la giovane età. Ed è noto ormai a tutti che, soprattutto nei casi di infarto, l'intervento immediato dell'ambulanza può salvare la vita ala persona. Così come successo al sig. Andrioli. La chiamata al 118, l'arrivo provvidenziale dell'ambulanza con il personale medico e il trasferimento da Francavilla alla clinica Villa Bianca di Bari, sono stati per lui provvidenziali. Ora Renato è di nuovo a casa, confortato dall'affetto dei suoi cari e non smette di esprimere il suo «grazie» nei confronti di chi lo ha soccorso e aiutato, compresa l'équipe medica di Bari.
Una manifestazione di gratitudine quella che Renato ha voluto esprimere agli operatori del servizio di pronto intervento, utile a spezzare una lancia a favore dell'apparato sanitario e del servizio reso ai cittadini, ripetutamente contestato, a volte oggetto di denunce e lamentele da parte della gente.

Oria: un presidio efficiente di soccorso








Ci piace ricordare di tanto in tanto la nostra storia:

 (fonte Il Quotidiano, 30.10.2007)

«Per un'associazione come la nostra è il più rilevante obiettivo da centrare, mentre per la città è una ricchezza importantissima, che forse andrebbe conosciuta di più». Sono le parole di Angelo D'Amùri, presidente dell'Associazione Volontari di Protezione Civile Onlus affiliata ANPAS di Oria. L'ente, che conta in tutto 50 iscritti, è entrato da poco nel circuito del servizio di emergenza sanitaria del 118. In città è stato così allestito un presidio con soccorritori e con un'ambulanza dotata di cardiovox e defibrillatore. Da lì è possibile raggiungere ogni punto di Oria in non più di 4 minuti, in qualsiasi ora del giorno e della notte, e recarsi dopo in ospedale in massimo 10 minuti.
«E un risultato di cui andiamo fieri - continua D'Amuri - raggiunto con un grosso impegno da parte nostra e senza aiuto alcuno da parte delle istituzioni. Per poter entrare nel 118, infatti, abbiamo messo a disposizione due ambulanze, una delle quali di ultima generazione, allestita con le migliori attrezzature mediche. L'acquisto di questo mezzo, parliamo di 90mila curo, è stato possibile solo grazie agli oboli degli oritani: per questo vogliamo ringraziarli veramente». La Protezione Civile; che da quando è entrata nel 118 conta una media di 40-50 interventi di emergenza al mese, vanta anche un nucleo di volontari specializzati nel soccorso speleologico ed un gruppo che ha appena ultimato la formazione per l'elisoccorso: Andrea D'Ambrosio, Vincenzo Micelli e Andrea Patisso.
Non è solo 118 però. L'associazione, censita dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, fa attività di formazione nelle scuole, per sensibilizzare i giovani sulle tematiche della sicurezza, presta gratuitamente mezzi e personale in occasione delle manifestazioni pubbliche, oppure invia le proprie squadre nelle città vittime di calamità naturali e organizza, inoltre, il grande raduno interregionale interforze dei mezzi di protezione civile, che si svolge anni ad Oria.
Per ottimizzare il servizio ci vorrebbe però ancora un tassello: le ambulanze non riescono ad attraversare le stradine del centro storico così, in caso di emergenza, i soccorritori sono costretti a raggiungere il ferito a piedi. Una perdita di minuti preziosi che si potrebbe facilmente eleiminare acquistando un nuovo tipo di mezzo medico, di dimensioni più compatte, progettato proprio per i centri storici medievali. «Ci stiamo pensando - ha chiarato il presidente D'Amuri - è uno dei nostri prossimi obbietivi che porteremo all'attenzione dei cittadini. Nel frattempo ci stiamo dando da fare per avere nella postazione di Oria anche il medico».

INNOVATION - IL SERVIZIO DI TELECARDIOLOGIA ON LINE IN PUGLIA (14-03-11)

Lo spot del 112, nuovo numero unico per le emergenze

Al momento adottato in via sperimentale solo dalla regione Lombardia

giovedì 2 giugno 2011

Sinistra Ecologia e Libertà Ionica appoggia l'Internalizzazione voluta dalla Regione e sostiene i lavoratori


Sinistra Ecologia e Libertà di Taranto sostiene la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori dei servizi sanitari esternalizzati, in lotta per difendere il processo di internalizzazione voluto dal Governo Regionale. Condividiamo la loro richiesta di apertura di un tavolo di confronto presso la Prefettura di Taranto, al fine di arrivare al più presto alla determinazione di provvedimenti formali che ne garantiscano l'esito positivo. Consideriamo la loro una sacrosanta battaglia di civiltà, per maggiori diritti e garanzie contrattuali, per migliori servizi alla persona, per il risparmio di risorse pubbliche.
Condividiamo totalmente la scelta della Giunta Vendola di avviare e deliberare il processo di rientro, all'interno della ASL di Taranto, dei servizi sanitari di supporto all'assistenza alla persona così come è già avvenuto per la ASL di Foggia. Facciamo appello a tutte le forze politiche e sociali del territorio, alle istituzioni locali affinché siano al fianco di queste lavoratrici e di questi lavoratori che sono oltre 7000 nelle ASL di tutta la Puglia. Riteniamo fondamentale il contributo di queste forze, affinché questa scelta smetta di essere ostacolata da chi ne avversa i principi e gli effetti. Tra questi chi, in queste settimane sta provando a bloccarne l'iter, come il Ministro Brunetta che ha immediatamente espresso parere negativo all'internalizzazione e la Cascina, una delle società appaltatrici dei servizi, che ha fatto ricorso al TAR. A favore della scelta della Giunta Vendola ci sono i numeri: segnaliamo l'esempio di Foggia che ha permesso di risparmiare, dalle tasche dei contribuenti, circa 800.000,00 euro (evidentemente sottratti alle casse delle aziende che ne hanno goduto nei passati anni) migliorando anche i servizi.

Consideriamo, indispensabile che si faccia presto, si accelerino i tempi per arrivare ad una Legge Regionale, così come previsto dall'Assessore alla Sanità, Tommaso Fiore, e dal Presidente Vendola, che garantisca il progetto di internalizzazione. Questo lo riteniamo un altro importante tassello della politica messa in campo dal Governo a guida Vendola contro la precarietà e il ricatto occupazionale, per migliori condizioni di vita e di lavoro, per la valorizzazione dell'intervento pubblico nei servizi di assistenza e tutela delle persone. Questa scelta, oltre tutto, costituisce un vantaggio ulteriore per i cittadini pugliesi, perché la Regione potrà disporre dei capitali risparmiati per altri investimenti che miglioreranno la qualità della vita di noi pugliesi. Domandiamo a Brunetta e ad altri che vi si oppongono: è male tutto questo? Per tutte queste ragioni, resteremo dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori fino a che il percorso avviato, con grande determinazione dalla Regione, non arrivi a conclusione positiva.
Il coordinamento provinciale di Sinistra e Libertà